Gli pneumatici come ben sappiamo ormai sono l’unico punto di contatto tra la propria auto ed il suolo. La conformità alla carta di circolazione, l’usura e il corretto gonfiaggio, sono condizioni basilari per procedere in sicurezza, garantendo le migliori prestazioni e salvaguardando salute e portafoglio. Ed è proprio la pressione infatti un parametro importante che non deve mai essere sottovalutato.
Le conseguenze di una sbagliata pressione degli pneumatici: aumenta deterioramento battistrada, aumenta il consumo di carburante Quando la pressione del pneumatico è troppo bassa infatti, porta all’usura del battistrada, che si deteriorerà più velocemente sui lati, aumentando così anche il consumo di carburante mentre se il battistrada di uno pneumatico presenta una pressione troppo alta si riduce la superficie di contatto che rende instabile la marcia. Portando ad una perdita di sicurezza
Quindi con la pressione sbagliata, il degrado del battistrada aumenta fino al 20%, mentre i consumi di carburante aumentano per il maggiore lavoro che il motore deve fare per contrastare le maggior difficoltà di rotolamento delle ruote. Si calcola che con una pressione più bassa di un bar, il consumo cresce del 5-6%.
È buona norma, quindi, verificare la pressione degli pneumatici almeno una volta al mese (in caso di frequenti spostamenti anche ogni due settimane), anche in presenza di variazioni sensibili della temperatura. Un’occhiata anche alla ruota di scorta, non guasta, controllando ogni tanto anche la sua pressione.
Per controllare o misurare la pressione delle gomme dell’auto si può andare da un gommemista o chiedere chiedere al benzinaio. Se invece volete fare da soli, sempre presso i distributori di benzina si può utilizzare il manometro. Prima di tutto verificare che la pressione dell’aria contenuta negli pneumatici sia quella prevista dal libretto d’uso e manutenzione o spesso i valori sono riportati anche sul bordo verticale delle portiere dell’auto, visibili su un’etichetta dopo averle aperte.
Per ogni ruota, si svita il tappo della valvola, s’inserisce il tubo del manometro (lo strumento che legge la pressione in “bar” e in “psi”) nella valvola e si legge il valore della pressione in “bar” sulla scala graduata o sullo schermo del manometro e poi si avvita la valvola. Il controllo andrebbe effettuato a gomme fredde, perché il riscaldamento dovuto al rotolamento produce calore, che facendo aumentare la pressione falserebbe il controllo. Con i sensori di pressione, poi, bisogna ricordarsi di “azzerare” il sistema una volta che le gomme sono alla giusta pressione, perché il segnale ricevuto è quello che misura la velocità delle ruote (lo stesso usato dall’ABS e dall’ESP).
Inoltre bisogna ricordare che durante l’inverno, se si va a monitorare la pressione delle gomme, ci si accorge che spesso ci sono delle oscillazioni di temperatura. Ogni diminuzione sta ad indicare un abbassamento della pressione. Ad esempio se la vettura ha una pressione omologata di 2 bar. Le gomme sono state gonfiate in garage a una temperatura pari a 20°C. Andando ad osservare l’influenza della temperatura: alla temperatura di 0°C la pressione della stessa gomma si abbasserà fino al 1,8 bar, alla temperatura -10°C a 1,7 e a temperatura di – 20°C, la pressione scende a 1,59 bar, il che significa un calo del 20% rispetto al valore consigliato dal produttore. Per questo motivo sarebbe buona norma controllare la pressione anche una volta a settimana durante il periodo invernale, in modo da evitare questi continui sbalzi che potrebbero danneggiare i vostri pneumatici.