Articoli - L'Automobile

2022-10-15 22:58:57 By : Mr. Frank Fang

Prova su strada pubblicata su l'Automobile n. 25 - Giugno 1973

Sebbene appena nata, sulla Passat sono già stati versati fiumi d'inchiostro. Ma, dopotutto, un modello nuovo della Volkswagen - una vettura interamente nuova e non un semplice aggiornamento - è quasi più raro di una novità in casa Rolls Royce. Fa notizia, insomma. E fa doppiamente notizia, poi, il fatto che la Volkswagen con la Passat oltre a riconfermare la bontà della trazione anteriore e del raffreddamento ad acqua - già sperimentato con la K 70 - in luogo del motore posteriore e del raffreddamento ad aria di cui era paladina, abbia per la prima volta abbandonato l'arido linguaggio delle cifre in favore di un nome molto più orecchiabile e - perché no? . beneaugurante, dato che rievoca i venti preferiti dai naviganti. Ricordiamo per inciso che l'appellativo di Maggiolino non è ufficiale, è un vezzeggiativo, anche se viene adoperato dalla stessa casa nelle varie lingue (Kàfer, Buggy. ecc.). Ma l'interesse suscitato dalla Passat non si limita a questo: essa è infatti una vettura decisamente moderna e innovatrice , anche se nella meccanica utilizza lo schema già impiegato con successo — da circa un anno — dalla 80 dell'Audi (che fa parte del gruppo VW).

Talmente innovatrice da adottare per la prima volta alla VW una carrozzeria disegnata fuori casa, dall'italiano Giugiaro , che è - sia detto per inciso - assai più bella nella versione a due porte (che sembra un coupé) che in quella a quattro. Una carrozzeria, comunque, estremamente utilitaria - nel senso letterale della parola - oltre che bella. Grandi superfici vetrate, favorevole rapporto abitacolo/motore, ampio e accessibile il portabagagli (500 litri di capacità) e, non ultimo, elevato coefficiente di sicurezza; eccola in due parole.

L'abitacolo è molto confortevole: vi trova posto comodamente anche una quinta persona. Peccato solo che i sedili anteriori (molto meno quello posteriore) siano duri , difetto comune a molte vetture tedesche. In compenso sono assai avvolgenti e ampiamente regolabili longitudinalmente e nell'inclinazione dello schienale. Il grado di rifinitura è inferiore all'abituale standard, elevatissimo, delle Volkswagen: ciò non significa, però, che sia insufficiente, almeno nelle versioni lusso (quelle normali, invece, sono un po' povere. A questo punto è bene fare una breve parentesi per accennare al gran numero di versioni disponibili. Tre tipi di motore : 1300 cc di 60 CV Din, 1500 cc di 75 CV e 1500 di 85. Con il primo motore si può avere la versione normale e quella « L »; con il secondo la Passat acquista una « S » nel nome ed è anch'essa disponibile in versione normale e lusso (LS); il terzo motore va ad equipaggiare esclusivamente la versione « TS » d'impronta sportiva. Tutte le «Passat» possono essere inoltre equipaggiate con carrozzeria a 2 porte, a 4 o a 5 (Familcar). Come si vede ce n'è per tutti i gusti, anche se non per tutte le borse, dato che il prezzo minimo parte da 1.691.200 lire (Iva compresa) per la « 1300 » normale a 2 porte per toccare 2.189.600 lire per la « Familcar 1500 LS H. Finora solo le « Passat » 2 porte sono entrate in regolare produzione; quelle a 4 e le Familcar seguiranno nel prossimo autunno. Da settembre, invece, cominceranno le importazioni in Italia.

Veniamo ora alle prime impressioni di guida riportate al volante di una « Passat 1500 » nella versione LS. Riferiremo poi anche delle differenze con la versione « TS » (più potente di 10 CV), che abbiamo guidato brevemente sulle strade svizzere . Come già detto, si tratta di una vettura estremamente confortevole sia dal punto di vista dell'abitacolo che da quello del motore e delle sospensioni: il motore è molto silenzioso anche agli alti regimi e le sospensioni sono sempre in grado di offrire il miglior comfort di marcia, grazie ad un molleggio morbido al punto giusto e ad efficienti ammortizzatori. La tenuta di strada è all'altezza delle sospensioni ; lievemente sottosterzante, si mantiene buona anche e soprattutto sul bagnato, di cui non sembra neppure avvertire la presenza. Il piegamento laterale della carrozzeria in curva non è però molto contenuto. Lo sterzo è abbastanza preciso e diretto (occorrono circa 3 giri e mezzo di volante per la sterzata completa) ed ha anche un buon ritorno all'uscita delle curve oltre ad un ridotto diametro di sterzata; infine, richiede sempre poco sforzo per l'azionamento, anche nelle manovre. Ottimi i freni : sono potenti e resistenti all'uso prolungato; il pedale inoltre richiede poco sforzo pur conservando una notevole progressività nel funzionamento. Da notare che i freni non hanno tendenza al bloccaggio; tuttavia anche nel caso dovessero bloccarsi (per esempio per una chiazza d'olio sull'asfalto), la particolare geometria dello sterzo farebbe evitare alla vettura qualsiasi sbandamento . Nella LS il pedale dei freno è un po' pili duro che nella TS: quest'ultima è infatti equipaggiata con servofreno. Le prestazioni sono brillanti , in modo particolare per la versione u TS n, che raggiunge agevolmente i 170 km/h con una notevole accelerazione {da 0 a 100 km/h in 12,5 sec). Con la TS tirando al massimo le marce abbiamo inoltre raggiunto al tachimetro (tra parentesi il limite indicato dalla casa ) i 57 km/h (45 in prima, i 96 in seconda (80) e i 145 (120) in terza, tutte indubbiamente velocità notevoli. A detta della casa, invece, la LS dovrebbe raggiungere i 160 km/h — per la brevità della prova non abbiamo potuto controllare le velocità massime — mentre passa in poco più di 13 secondi da 0 a 100 km/h. Il cambio, ben disposto tra i sedili, è abbastanza morbido e maneggevole: manca, però, di una molla di richiamo che ne agevolerebbe ulteriormente la manovrabilità, Il motore, poi, sembra voler quasi fare a meno del cambio tanto è elastico: sulla LS abbiamo ripreso da neppure 30 km/h, in quarta. La strumentazione è ben leggibile e ricca nella dotazione : sulla LS sono inclusi anche un orologio al quarzo ( che dovrebbe essere molto preciso), i] contachilometri parziale e il termometro dell'acqua; sulla TS la strumentazione è all'altezza delle brillanti prestazioni, comprendendo anche contagiri, voltmetro e manometro dell'olio. La TS è inoltre equipaggiata con doppi fari allo iodio, volante sportivo con corona imbottita, lunotto termico, lavacristallo elettrico e luci per la retromarcia. Come le altre Passat  la versione TS ha, infine, tutti i comandi elettrici e quelli del riscaldamento e aerazione illuminati : anche questo è un elemento di sicurezza, almeno per chi viaggia di notte.   

Modello: Volkswagen Passat 1300 2 porle (tra parentesi i dati della Passat TS 4 porte) Posti: 5 Motore: a 4 cilindri m linea disposti longitudinalmente Trazione: anteriore. Cilindrata: cc 1296 (1470) Rapporto di compressione: 8.5:1 (9,7) Alesaggio x corsa: millimetri 75 X 73.4 (76,5 x 80) Potenza : CV Din 60 a 5800 giri/minuto (85) Coppia: kgm Din 9,3 a 3500 gin/minuto (12,3 a 4000) Raffreddamento: ad acqua con ventilatore elettrico a comando termostatico Distribuzione: con albero a camme in testa comandato da cinghia dentata Alimentazione: un carburatore invertito monocorpo (doppio corpo) Cambio : a 4 marce tutte sincronizzate Freni : anteriori a disco, posteriori a tamburo; con doppio circuito e limitatore (con servofreno) Pneumatici: 155-13 (165/70 R 13) Peso: kg 860 (910) Lunghezza: metri 4,19 (4.22) Larghezza: metri 1,60 Altezza: metri 1,36 Passo: metri 2,47 Carreggiata ant. e post: metri 1,34 e 1,33 Diametro di sterzata: metri 10,30 Sospensioni: anteriori indipendenti con bracci triangolari oscillanti e molle elicoidali e con barra antirollio; posteriori con assale a torsione, molle elicoidali e barra trasversale stabilizzatrice Consumo dichiarato: 9 litri per 100 km (8,8 litri) Velocità dichiarata: km/h 148 (170) Prezzo di listino (con Iva): L. 1.691.200 (2.055.200) Prezzo su strada: L. 1.730.000 circa (2.100.000) Consegna : a partire dal mese di settembre. Bollo annuale: L. 32.155 (39.805)

Sebbene appena nata, sulla Passat sono già stati versati fiumi d'inchiostro. Ma, dopotutto, un modello nuovo della Volkswagen - una vettura interamente nuova e non un semplice aggiornamento - è quasi più raro di una novità in casa Rolls Royce. Fa notizia, insomma. E fa doppiamente notizia, poi, il fatto che la Volkswagen con la Passat oltre a riconfermare la bontà della trazione anteriore e del raffreddamento ad acqua - già sperimentato con la K 70 - in luogo del motore posteriore e del raffreddamento ad aria di cui era paladina, abbia per la prima volta abbandonato l'arido linguaggio delle cifre in favore di un nome molto più orecchiabile e - perché no? . beneaugurante, dato che rievoca i venti preferiti dai naviganti. Ricordiamo per inciso che l'appellativo di Maggiolino non è ufficiale, è un vezzeggiativo, anche se viene adoperato dalla stessa casa nelle varie lingue (Kàfer, Buggy. ecc.). Ma l'interesse suscitato dalla Passat non si limita a questo: essa è infatti una vettura decisamente moderna e innovatrice , anche se nella meccanica utilizza lo schema già impiegato con successo — da circa un anno — dalla 80 dell'Audi (che fa parte del gruppo VW).

Talmente innovatrice da adottare per la prima volta alla VW una carrozzeria disegnata fuori casa, dall'italiano Giugiaro , che è - sia detto per inciso - assai più bella nella versione a due porte (che sembra un coupé) che in quella a quattro. Una carrozzeria, comunque, estremamente utilitaria - nel senso letterale della parola - oltre che bella. Grandi superfici vetrate, favorevole rapporto abitacolo/motore, ampio e accessibile il portabagagli (500 litri di capacità) e, non ultimo, elevato coefficiente di sicurezza; eccola in due parole.

L'abitacolo è molto confortevole: vi trova posto comodamente anche una quinta persona. Peccato solo che i sedili anteriori (molto meno quello posteriore) siano duri , difetto comune a molte vetture tedesche. In compenso sono assai avvolgenti e ampiamente regolabili longitudinalmente e nell'inclinazione dello schienale. Il grado di rifinitura è inferiore all'abituale standard, elevatissimo, delle Volkswagen: ciò non significa, però, che sia insufficiente, almeno nelle versioni lusso (quelle normali, invece, sono un po' povere. A questo punto è bene fare una breve parentesi per accennare al gran numero di versioni disponibili. Tre tipi di motore : 1300 cc di 60 CV Din, 1500 cc di 75 CV e 1500 di 85. Con il primo motore si può avere la versione normale e quella « L »; con il secondo la Passat acquista una « S » nel nome ed è anch'essa disponibile in versione normale e lusso (LS); il terzo motore va ad equipaggiare esclusivamente la versione « TS » d'impronta sportiva. Tutte le «Passat» possono essere inoltre equipaggiate con carrozzeria a 2 porte, a 4 o a 5 (Familcar). Come si vede ce n'è per tutti i gusti, anche se non per tutte le borse, dato che il prezzo minimo parte da 1.691.200 lire (Iva compresa) per la « 1300 » normale a 2 porte per toccare 2.189.600 lire per la « Familcar 1500 LS H. Finora solo le « Passat » 2 porte sono entrate in regolare produzione; quelle a 4 e le Familcar seguiranno nel prossimo autunno. Da settembre, invece, cominceranno le importazioni in Italia.

Veniamo ora alle prime impressioni di guida riportate al volante di una « Passat 1500 » nella versione LS. Riferiremo poi anche delle differenze con la versione « TS » (più potente di 10 CV), che abbiamo guidato brevemente sulle strade svizzere . Come già detto, si tratta di una vettura estremamente confortevole sia dal punto di vista dell'abitacolo che da quello del motore e delle sospensioni: il motore è molto silenzioso anche agli alti regimi e le sospensioni sono sempre in grado di offrire il miglior comfort di marcia, grazie ad un molleggio morbido al punto giusto e ad efficienti ammortizzatori. La tenuta di strada è all'altezza delle sospensioni ; lievemente sottosterzante, si mantiene buona anche e soprattutto sul bagnato, di cui non sembra neppure avvertire la presenza. Il piegamento laterale della carrozzeria in curva non è però molto contenuto. Lo sterzo è abbastanza preciso e diretto (occorrono circa 3 giri e mezzo di volante per la sterzata completa) ed ha anche un buon ritorno all'uscita delle curve oltre ad un ridotto diametro di sterzata; infine, richiede sempre poco sforzo per l'azionamento, anche nelle manovre. Ottimi i freni : sono potenti e resistenti all'uso prolungato; il pedale inoltre richiede poco sforzo pur conservando una notevole progressività nel funzionamento. Da notare che i freni non hanno tendenza al bloccaggio; tuttavia anche nel caso dovessero bloccarsi (per esempio per una chiazza d'olio sull'asfalto), la particolare geometria dello sterzo farebbe evitare alla vettura qualsiasi sbandamento . Nella LS il pedale dei freno è un po' pili duro che nella TS: quest'ultima è infatti equipaggiata con servofreno. Le prestazioni sono brillanti , in modo particolare per la versione u TS n, che raggiunge agevolmente i 170 km/h con una notevole accelerazione {da 0 a 100 km/h in 12,5 sec). Con la TS tirando al massimo le marce abbiamo inoltre raggiunto al tachimetro (tra parentesi il limite indicato dalla casa ) i 57 km/h (45 in prima, i 96 in seconda (80) e i 145 (120) in terza, tutte indubbiamente velocità notevoli. A detta della casa, invece, la LS dovrebbe raggiungere i 160 km/h — per la brevità della prova non abbiamo potuto controllare le velocità massime — mentre passa in poco più di 13 secondi da 0 a 100 km/h. Il cambio, ben disposto tra i sedili, è abbastanza morbido e maneggevole: manca, però, di una molla di richiamo che ne agevolerebbe ulteriormente la manovrabilità, Il motore, poi, sembra voler quasi fare a meno del cambio tanto è elastico: sulla LS abbiamo ripreso da neppure 30 km/h, in quarta. La strumentazione è ben leggibile e ricca nella dotazione : sulla LS sono inclusi anche un orologio al quarzo ( che dovrebbe essere molto preciso), i] contachilometri parziale e il termometro dell'acqua; sulla TS la strumentazione è all'altezza delle brillanti prestazioni, comprendendo anche contagiri, voltmetro e manometro dell'olio. La TS è inoltre equipaggiata con doppi fari allo iodio, volante sportivo con corona imbottita, lunotto termico, lavacristallo elettrico e luci per la retromarcia. Come le altre Passat  la versione TS ha, infine, tutti i comandi elettrici e quelli del riscaldamento e aerazione illuminati : anche questo è un elemento di sicurezza, almeno per chi viaggia di notte.   

Modello: Volkswagen Passat 1300 2 porle (tra parentesi i dati della Passat TS 4 porte) Posti: 5 Motore: a 4 cilindri m linea disposti longitudinalmente Trazione: anteriore. Cilindrata: cc 1296 (1470) Rapporto di compressione: 8.5:1 (9,7) Alesaggio x corsa: millimetri 75 X 73.4 (76,5 x 80) Potenza : CV Din 60 a 5800 giri/minuto (85) Coppia: kgm Din 9,3 a 3500 gin/minuto (12,3 a 4000) Raffreddamento: ad acqua con ventilatore elettrico a comando termostatico Distribuzione: con albero a camme in testa comandato da cinghia dentata Alimentazione: un carburatore invertito monocorpo (doppio corpo) Cambio : a 4 marce tutte sincronizzate Freni : anteriori a disco, posteriori a tamburo; con doppio circuito e limitatore (con servofreno) Pneumatici: 155-13 (165/70 R 13) Peso: kg 860 (910) Lunghezza: metri 4,19 (4.22) Larghezza: metri 1,60 Altezza: metri 1,36 Passo: metri 2,47 Carreggiata ant. e post: metri 1,34 e 1,33 Diametro di sterzata: metri 10,30 Sospensioni: anteriori indipendenti con bracci triangolari oscillanti e molle elicoidali e con barra antirollio; posteriori con assale a torsione, molle elicoidali e barra trasversale stabilizzatrice Consumo dichiarato: 9 litri per 100 km (8,8 litri) Velocità dichiarata: km/h 148 (170) Prezzo di listino (con Iva): L. 1.691.200 (2.055.200) Prezzo su strada: L. 1.730.000 circa (2.100.000) Consegna : a partire dal mese di settembre. Bollo annuale: L. 32.155 (39.805)

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