12 controlli da fare all'auto prima di partire in vacanza - Motori.it

2022-10-08 17:51:00 By : Jane Xu

Una serie di verifiche per avere la vettura nelle migliori condizioni d’uso: filtri, olio, luci, tergicristalli, liquidi, gomme, batteria, documenti.

La giusta manutenzione del veicolo è direttamente correlata alla sicurezza. Un’autovettura in ordine garantisce viaggi tranquilli, almeno dal punto di vista degli organi meccanici, delle ruote, dell’impianto di illuminazione e del comfort di bordo. Per questo, è fondamentale avere sempre cura del buono stato della propria auto: questo vale tutto l’anno, ed è ancora più importante nell’imminenza delle vacanze estive.

In questa guida analizziamo sono le verifiche fondamentali per la propria auto in previsione di un lungo viaggio e, dunque, anche delle vacanze estive: 12 controlli, alla portata di chiunque vuole fare il tagliando da solo oppure da segnare come promemoria per l’autoriparatore, che permettono di essere ragionevolmente sicuri del corretto stato di manutenzione del veicolo.

Gli pneumatici rappresentano l’unico punto di contatto fra il veicolo e la strada: per questo, è fondamentale che siano nelle migliori condizioni. La prima condizione da controllare è quella relativa all’usura degli pneumatici. Lo spessore del battistrada deve essere omogeneo ed almeno di 1,6 mm (è bene provvedere a cambiare entrambe le gomme dello stesso assale quando lo spessore degli intagli del battistrada è di 2-3 mm). Più lo spessore del battistrada si assottiglia, minore sarà la tenuta sul bagnato o in caso di aquaplaning: il limite di 1,6 mm stabilito dal CdS diminuisce del 60% l’aderenza sul bagnato della gomma rispetto ad uno pneumatico corrispondente ma nuovo. Gli pneumatici non devono presentare alcuna screpolatura. Importante è anche il controllo della pressione delle gomme, che va effettuato “a freddo”, ad intervalli regolari (almeno ogni due settimane) e nel rispetto del carico a bordo: i giusti valori di pressione degli pneumatici possono essere verificati tramite la targhetta collocata in corrispondenza della porta lato guida o dello sportello del bocchettone di rifornimento carburante, oppure nel libretto di uso e manutenzione.

Il livello del lubrificante, dell’olio dei freni, del liquido di raffreddamento e del liquido lavacristallo vanno controllati a intervalli regolari. Per l’olio motore e il liquido di raffreddamento (“antigelo”) è essenziale non arrivare mai all’accensione delle relative spie sulla strumentazione. Quando la spia dell’acqua si accende bisogna immediatamente fermarsi ed effettuare il rabbocco (con liquido dello stesso colore). Allo stesso modo, l’accensione della spia olio motore obbliga a fermare subito il veicolo, altrimenti c’è il rischio di un grippaggio.

Le spazzole dei tergicristalli vanno sostituite quando si nota, durante il loro funzionamento, il formarsi di “righe” o chiazze di acqua: segno che il tergicristallo non pulisce a dovere. Sostituire le spazzole tergicristallo è semplice: molte confezioni riportano i disegni schematici da seguire per il cambio delle spazzole. In alternativa, qualsiasi ricambista o addetto alla stazione di servizio è in grado di effettuare l’intervento.

Il controllo del livello dell’olio motore va effettuato almeno una volta al mese: la verifica va fatta con la vettura parcheggiata in piano, a motore caldo e dopo 5-10 minuti dallo spegnimento del motore. Se, una volta estratta l’astina di controllo, ripulita con un panno o un fazzoletto e reinserita, si nota che il livello del lubrificante è inferiore della metà compresa fra le due tacche di minimo e massimo, oppure è vicino al minimo, è necessario intervenire al più presto con un rabbocco di olio, che deve possedere le stesse caratteristiche del lubrificante in uso.

Per questo, è sempre bene conservare un flacone dell’olio utilizzato durante l’ultimo tagliando, oppure fare riferimento alle prescrizioni della Casa costruttrice riportate nel libretto di uso e manutenzione della vettura, e acquistare una confezione dello stesso olio da tenere nel bagagliaio. Il rabbocco va effettuato in maniera graduale: non più di 200 g per volta, e procedendo ad una nuova misurazione. Questo permette di evitare l’aggiunta di troppo olio: non bisogna mai superare il livello massimo.

L’importanza dell’impianto frenante è fuori discussione: tanto che lo sviluppo tecnologico dei freni procede da sempre di pari passo con l’evoluzione automotive e delle tematiche ambientali, con particolare riferimento ai materiali ed ai dispositivi di sicurezza attiva e di ausilio attivo alla guida. Man mano che le pastiglie dei freni compiono il proprio dovere, il materiale di attrito si consuma.

I tempi di usura possono variare a seconda della composizione della mescola, delle caratteristiche della vettura (peso, potenza, prestazioni), delle condizioni di carico, dello stile di guida così come della prevalenza di impiego (città, extraurbano, in autostrada, in pianura o su percorsi montani e così via). Ci sono dei sintomi che avvisano l’automobilista della necessità di sostituire le pastiglie:

In uno qualsiasi di questi casi è necessario provvedere in tempo alla sostituzione delle pastiglie dei freni: un intervento fondamentale, perché in caso contrario si limita in maniera notevole l’azione delle pastiglie. In più, si può stare quasi certi che anche i dischi saranno da sostituire. Le pastiglie vanno cambiate quando lo spessore del materiale di attrito è inferiore a 3 mm.

Dare un chilometraggio preciso è difficile, in quanto sul consumo delle pastiglie intervengono diverse cause esterne, come ad esempio le condizioni di guida o il prevalente utilizzo. Per questo, effettuare dei controlli periodici è sempre consigliabile: magari in occasione del cambio gomme stagionale.

Per “vederci chiaro”, e soprattutto per farsi vedere dagli altri, è essenziale che l’impianto di illuminazione sia in ordine. Vale a dire: che tutte le luci funzionano (stop, luci di posizione, anabbaglianti, abbaglianti, fendinebbia, retronebbia, luci di retromarcia, luci targa, indicatori di direzione), e l’impianto elettrico sia in buono stato.

Un rapido controllo, effettuabile in qualsiasi momento con l’aiuto di una seconda persona, permette di poter sapere sempre se una o più lampadine sono eventualmente “bruciate”. In questo caso, è obbligatorio sostituirla (meglio cambiare entrambe le lampadine dello stesso servizio: quella del gruppo ottico – o del fanale – di sinistra, e quella di destra). È consigliabile avere con se una scorta completa di lampadine di ricambio (kit peraltro obbligatorio in alcuni Paesi europei).

Come tutte le componenti del veicolo, anche il climatizzatore si usura. Con l’arrivo dell’estate, e con la prospettiva di dover affrontare lunghi viaggi, è opportuno un controllo preventivo alle sue condizioni. In linea di massima, in materia di manutenzione dell’impianto A/C, gli esperti consigliano di verificare le condizioni del climatizzatore almeno ogni 2 anni, o almeno ogni 60.000 km.

Nella maggior parte dei casi, l’impianto A/C ha dei problemi quando esce aria poco calda o esce poca aria, si avvertono dei rumori oppure il compressore non funziona. Una diagnosi professionale, che serve alla verifica dei guasti all’impianto di climatizzazione di bordo, si effettua per controllare:

Va ricordato che nelle autovetture di più recente produzione, la diagnosi completa delle condizioni del veicolo individua anche gli eventuali malfunzionamenti del climatizzatore e fornisce i codici di guasto relativi.

La ruota di scorta va sempre tenuta presente. Ovvero: quando si controlla la pressione degli pneumatici (almeno ogni 15 giorni e sempre “a freddo”), è bene ricordarsi di verificare la pressione anche della gomma di scorta. Siccome viene usata di meno, è opportuno mantenere la pressione dello pneumatico di scorta un po’ più elevata rispetto alle altre gomme già montate.

È bene verificare che a bordo ci sia anche il cric (e che sia funzionante), il triangolo di emergenza, un cuneo di legno o di plastica per tenere ferma la vettura quando la si tiene sollevata nel caso di sostituzione di una ruota. Se la propria vettura non è provvista di ruota di scorta ma ha il kit di riparazione pneumatici, bisogna verificare che ci siano tutti i suoi elementi:

Per il comfort degli occupanti (conducente e passeggeri), è importante poter contare sul filtro abitacolo sempre pulito. Il filtro antipolline, oltre ad essere utile per la salute in quanto trattiene il particolato che è sempre più causa di asme allergiche, va a contribuire alla sicurezza di guida proprio perché evita il sopraggiungere di problemi alle vie respiratorie.

Se si nota, nell’abitacolo, una ventilazione più debole, un odore persistente o la formazione di condensa all’interno dei vetri, è bene sostituire il filtro abitacolo. Anche il motore deve respirare al meglio: per questo, è fondamentale sostituire il filtro dell’aria ad ogni cambio dell’olio.

La batteria non è solamente un elemento senza il quale la nostra vettura non potrebbe nemmeno essere accesa, ma è anche strettamente correlata al buon funzionamento generale del veicolo. Sono le temperature esterne più elevate (e, al contrario, più rigide) il nemico numero uno dell’accumulatore: contribuiscono alla riduzione del “ciclo di vita” della batteria, e la deteriorano.

La batteria può scaricarsi o presentare un guasto anche se la vettura viene utilizzata raramente o solo per distanze brevi, dato che l’alternatore non riesce a ricaricare completamente la batteria mentre la vettura richiede energia anche quando è ferma (ad esempio per alimentare spie e sistemi come la chiusura centralizzata, la chiave elettronica e l’antifurto). Per il corretto mantenimento della batteria, è importante rispettare le seguenti indicazioni:

Con un comune tester, si può controllare la tensione interna di carica della batteria, che deve essere di 12,4V.

Prima di partire, è fondamentale una verifica ai propri documenti di guida ed a quelli del veicolo:

Se si trasportano dei bambini a bordo della propria vettura, bisogna essere provvisti di uno o più seggiolini e/o sistemi di allarme anti-abbandono per i bambini al di sotto di quattro anni. La normativa sui sistemi di ritenuta per bambini suddivide i seggiolini in varie categorie a seconda del peso e dell’età del baby passeggero:

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