Viaggio nel quartier generale di Pirelli a Milano, dal bunker alla sala prove- Corriere.it

2022-10-09 12:28:27 By : Mr. Tianrui ZS

A Milano quartiere Bicocca, a pochi chilometri da dove era nata Pirelli nel 1872, assieme agli uffici commerciali si trova uno dei 12 centri di ricerca sviluppo ma anche la Fondazione, dove sono raccolti i principali ricordi di una storia di successo

Viaggio nel quartier generale di Pirelli a Milano, dal bunker alla «sala prove»

Nord di Milano, quartiere Bicocca , area industriale nella prima periferia della città in continua trasformazione, nonché simbolo dell’industrializzazione meneghina. Nel lontano 1907 Pirelli aveva trasferito i suoi stabilimenti di produzione . Qualche decina di anni dopo la prima grossa evoluzione, gli spazi diventato il quartier generale dell’azienda dove si studiano gli aspetti commerciali e tecnici dei prodotti in gomma venduti in tutto il mondo. Ancora più recentemente, nel 1999, viene aperto il nuovo centro ricerca e sviluppo nel palazzo ribattezzato PZero. Contemporaneamente alcune aree limitrofe diventando spazi culturali dove spicca l’Università degli Studi e il Teatro degli Arcimboldi in mezzo a molte aziende internazionali. Tra palazzi moderni e nuovi condomini, alla Bicocca Pirelli continua a studiare e sperimentare . Solo a Milano sono impegnate 120 persone nell’attività di testing indoor ma sono ben 12 i centri R&D nel mondo dove sono impiegate 2000 persone. Gli investimenti di Pirelli in ricerca e sviluppo rappresentano circa il 6% dei ricavi «high value»: oltre 200 milioni di euro nel 2019.

Incisione al laser del battistrada

Incisione al laser del battistrada

Un ampio parcheggio permette di accedere a uno dei building, apparentemente simile a tanti altri, ma in realtà oltre alla parte che si sviluppa con alcuni piani in verticale esiste anche una parte sotterranea dove si accede con degli ascensori . La locazione non è solo per un discorso di riservatezza ma anche un isolamento ai principali agenti atmosferici. Ampi spazi ordinati e razionali suddivisi in box coibentati, sospesi da terra con degli ammortizzatori che smorzano la più piccola vibrazione. Luce, temperatura, umidità sono curati 24 ore su 24, per tutti i giorni dell’anno. Ambienti asettici dove convivono macchinari, tecnici e pneumatici di tutti i tipi, dalle biciclette alla Formula Uno.

L’uomo e la macchina

Nell’area ricerca e sviluppo della Bicocca si lavora sempre , quasi ininterrottamente. Si analizzano i prodotti e si confrontano i dati che arrivano da altre sedi dell’azienda presenti in tutto il mondo: in totale più di 50.000 test all’anno tra indoor e outdoor. Nella nostra visita abbiamo potuto vedere al lavoro macchinari e tecnici su alcuni aspetti fondamentali del pneumatico come l’usura, l’impronta a terra, il disegno del battistrada, le deformazioni sotto stress, la rumorosità . Tutte prove indoor strumentali dove l’oggettività dei numeri si completa con l’esperienza dell’occhio umano. Proprio questo aspetto quasi romantico è molto importante e la dice lunga sul lavoro delle singole persone. D’accordo disegnare al Cad un’impronta battistrada e incidere la superficie con il laser, ma poi è lo sgorbiatore, una persona d’esperienza che intaglia a mano il nuovo battistrada prima di mandarlo ai test strumentali. Lo stesso di può dire nelle valutazioni delle deformazioni sotto carico. Ad esempio abbiamo visto girare a 340 km/h un nuovo pneumatico da Formula 1. Qui le macchine registrano le deformazioni, un termometro legge la temperatura nelle diverse aeree di contatto, il manometro tiene monitorata la pressione ma è ancora un tecnico a osservare la forma della spalla o le dilatazioni dell’area di contatto segnalando eventuali anomalie.

Confort acustico una delle ultime sfide

Molta attenzione viene data alla «voce» del pneumatico. In una camera semianecoica isolata con una serie di pannelli laterali che assorbono le onde sonore, dove la gomma corre su dei cilindri che simulano diverse superfici di contatto. Tutto attorno e dento la ruota una serie di microfoni che ascoltano e registrano ogni dettaglio. Un aspetto che era già importante in passato e che adesso è diventato fondamentale con le vetture ibride ed elettriche dove buona parte del confort acustico, in vettura e all’esterno, passa attraverso i pneumatici .

Tanti circuiti in una sola stanza

Fino a qualche anni fa in questi centri di ricerca e sviluppo si svolgevano solo una serie di test, per lo più strumentali. L’altra metà di lavoro si è sempre svolta su strada e in circuito con i collaudatori a sensazione, il cronometro e qualche strumento posizionato in vettura. Recentemente anche una serie di questi test vengono realizzati in «casa» sfruttando i simulatori di ultima generazione . Alla Bicocca Pirelli ha un locale adibito a queste prove e una vettura che corre stando ferma. Una cupola riproduce una serie di piste ma anche diverse condizioni metereologiche. Tutto il resto passa attraverso i computer e una realtà virtuale che simula le forze laterali, la pressione del corpo sulle cinture in frenata, il sedile che cambia conformazione in base al senso di rotazione della curva. In una sessione di guida il pilota-collaudatore può essere a Monza o al Nurburgring in una giornata di sole primaverile o nel freddo di novembre. Tanti km senza consumare un grammo di benzina ma solo centinai di giga di dati.

Gli sviluppi e le vittorie

La tecnologia, l’evoluzione dei prodotti, le ricerche di marketing portano a migliorare le quote di mercato, a fidelizzare il cliente e a vincere nel motorsport. Mentre gli ingegneri lavorano nei loro box di sviluppo, i collaudatori macinano km sulle strade, le case automobilistiche impongono i loro standard, il prodotto corre e vince. Pirelli è mono fornitore in Fomula 1, nel Mondiale Rally e in Superbike giusto per ricordare alcuni dei campionati di riferimento. Ma è anche impegnata in molti monomarca e un punto di riferimento in molte competizioni aperte. Rimanendo nel solo ambito delle quattroruote il mercato competizioni incide in 70% con la pista contro il 30% dei rally. Anche qui sono centinaia le persone che lavorano a stretto contatto con le case ufficiali ma anche con i piloti privati che si sfidano nelle competizioni durante il fine settimana. Ricerca sviluppo ma anche tanta fiducia nel fornitore di uno dei componenti, se non il componente, più importante per essere competitivi.

L’interessante visita al centro R&D si è conclusa passando dall’attigua Fondazione di Pirelli nata nel 2008. Nella storica palazzina recentemente ristrutturata è possibile rivivere la storia dell’azienda, dalla nascita nel lontano 1872 alla prima competizione, la Susa-Moncenisio del 1905, passando alla Pechino-Parigi fino ai rally moderni . Tanti racconti attraverso fotografie, filmati, locandine e racconti dei piloti che hanno fatto la storia delle corse. Senza tralasciare i bozzetti dei cataloghi dipinti a mano, le raffinate e innovative pubblicità, gli spot televisivi fino agli iconici calendari. Assieme a tutto questo materiale che illustra fedelmente oltre un secolo di storia anche trofei, manifesti, libri, articoli di giornale e qualche feticcio di inestimabile valore collezionistico come ad esempio il body di pizzo utilizzato in una pubblicità da Monica Bellucci o le decolté rosse tacco 12 indossate da Carl Lewis nella pubblicità dei penumatici Pirelli «La potenza è nulla senza controllo» del 1994.

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