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2022-10-09 12:30:55 By : Mr. Leo Lou

La prova è integralmente ripresa dal numero 43 de l'Automobile dell'26 ottobre 1969. La Lancia Fulvia rinnovata si presenta con un aspetto più aggraziato e meno angoloso della precedente versione, con il passo allungato e con un solo tipo di motore, quello da 1.298 cc (alesaggio e corsa millimetri 77 x 69,7) che eroga 95 cavalli SAE a 6.000 giri al minuto.

Grazie al passo di 2.500 mm (contro i 2.489 mm di prima) ed al leggero allungamento della carrozzeria, vi è più spazio per persone e bagaglio. La tenuta di strada ci è apparsa molto buona, tanto da far dimenticare che si trattava di una macchina a trazione anteriore; infatti la vettura non ha dimostrato di possedere particolari tendenze al sovra o al sotto sterzo, ed anche impegnata a fondo in un caso di emergenza si è comportata egregiamente, traendoci d'impiccio senza danni.

Molto merito va dato al motore: ora la Fulvia è ben dotata in fatto di potenza e ripresa, con prestazioni che si possono riassumere in una velocità massima di oltre 160 km/h e tempi di accelerazione di 19,5 e 36,4 secondi per i 400 ed i 1000 m rispettivamente, partendo da fermi. Il consumo normalizzato è indicato dalla casa in 8,8 litri per 100 km e si può contare su un consumo medio tra città ed autostrada di 10 litri per 100 km.

La meccanica di questa macchina è ben nota, essendo in produzione nelle diverse versioni da oltre sette anni: motore anteriore a quattro cilindri disposti a V stretto ed inclinato di 45 gradi; cambio e differenziale in blocco col motore e trazione alle ruote anteriori con semiassi muniti di giunti omocinetici a sfere. Il raffreddamento è ad acqua. con l'innovazione del ventilatore elettrico a comando termostatico, invece di quello azionato dal motore con una cinghia.

Anche il comando del cambio è stato modificato, con una leva corta e poco inclinata. Il cambio è a quattro marce, ed a questo proposito abbiamo chiesto se non sarà offerto anche quello a cinque marce del coupé che potrebbe essere sfruttato egregiamente; per ora, tuttavia, questa variante non è possibile.

L'autotelaio non presenta variazioni nelle sospensioni che sono indipendenti per le ruote anteriori, con parallelogrammi e balestra trasversale, ed assale posteriore con balestre longitudinali; ammortizzatori idraulici sulle quattro ruote e freni a disco pure sulle quattro ruote con servofreno e regolatore ad inerzia sulle ruote posteriori.

Nuovo e molto razionale il cruscotto con una serie completa di strumenti comprendente il contagiri, tachimetro-contachilometri con totalizzatore parziale, termometro acqua, manometro olio, livello benzina ed amperometro, oltre all'orologio, sistemato davanti al posto del passeggero anteriore.

Ben fatto anche il sistema dell'impianto elettrico, centralizzato in uno sportello sotto a! cruscotto dove si trovano i fusibili ed i “relais”.

Le spie luminose hanno simboli per indicare la funzione, e sul piantone di guida si trovano tre levette per azionare le luci, i lampeggiatori ed il tergicristallo.

La comodità dell'interno ci è sembrata adeguata, con buone poltroncine anteriori avvolgenti, accurata insonorizzazione ed elevata comodità. La vettura pesa in ordine di marcia 1.050 kg - ed è questo uno dei segreti del “comfort” – porta un carico di 400 kg e ne può trainare uno di 890. Ha un serbatoio maggiorato a 42 litri di benzina, gomme da 155 x 14 e alternatore per l'impianto elettrico a 12 volt. Prezzo di listino Lire 1.585.000.

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