TEST FULCRUM RED ZONE 3: RUOTE MTB IN ALLUMINIO ECONOMICHE, MA MEGLIO DI "CERTO" CARBONIO - Pianeta Mountain Bike

2022-10-17 17:33:42 By : Ms. Annie W

Quando Fulcrum ha presentato la sua nuova gamma MTB a inizio 2022, l’attenzione giustamente si è indirizzata completamente verso le ruote in carbonio Fulcrum Red Zone Carbon (clicca qui per leggere l’articolo), ma insieme alle carbon l’azienda italiana ha presentato una coppia di ruote in alluminio da 1.600 grammi e un prezzo inferiore ai 650 euro, le Fulcrum Red Zone 3.

Un wheelset mountain bike economico, ma molto interessante per l’agonista che cerca una ruota da allenamento, ma non solo, perché le abbiamo testate e si sono rivelate molto più performanti di quello che ci aspettavamo.

Benché i set di ruote in carbonio da MTB spuntino come funghi ad  ogni angolo di strada, sono ancora molti i biker che guardano con amore al caro vecchio alluminio, proprio per questo Fulcrum ha voluto presentare anche una ruota che facesse riferimento non solo agli agonisti, ma anche a chi cerca un prodotto affidabile e resistente.

Con la particolarità che in pochi possono offrire, ovvero il fatto che le ruote Fulcrum sono state realizzate per far lavorare in completa sintonia ogni singola parte. Questo vuol dire che mozzo, raggi e cerchio sono ottimizzati per essere perfetti l'uno con l'altro e non adattarsi l'uno all'altro, non sono pezzi universali assemblati. Una cosa da non sottovalutare in ottica di durata nel tempo.

Proprio parlando di tempo abbiamo deciso di provare le Fulcrum Red Zone 3 nel corso di questa estate, in modo da avere un’idea ben precisa di come si comportano queste ruote sui sentieri, ma anche se con il tempo modificano le loro caratteristiche.  

Delle caratteristiche tecniche delle Fulcrum Red Zone 3 abbiamo parlato approfonditamente nel nostro articolo di presentazione (che ti invitiamo a leggere prima di continuare con il test).

Le cose importanti da sapere sono che il cerchio in alluminio lavorato al CNC con design asimmetrico a 24 raggi nella ruota anteriore e 28 raggi nel posteriore. I cerchi sono profondi 19 mm, con larghezza interna del cerchio da 25 mm, mentre di 29 mm è quella esterna. Presentano una doppia finitura lucida/opaca ottenuta attraverso sabbiatura e incisioni al laser con un piccolo adesivo Fulcrum rosso sostituibile con uno nero reflective incluso nella confezione.

I Fulcrum Red Zone 3 sulla nostra bilancia hanno rilevato un peso di 1.660 grammi la coppia, diremmo in linea con i 1.610 grammi dichiarati dall’azienda. Un peso molto competitivo se paragonato ad altri set in alluminio della stessa fascia, ma anche con alcune ruote in carbonio "economiche" vendute al doppio del prezzo.

Prima di parlare di come vanno le ruote Fulcrum Red Zone 3 in alluminio, parliamo di come arrivano, perchè Fulcrum pensa davvero a tutto. Dentro alla scatola ci sono le ruote già perfettamente nastrate e pronte e per essere latticizzate e montate con gomme tubeless. Inoltre, c’è una pochette che contiene gli adesivi neri per andare a sostituire quelli rossi se si vuole un look total black, le due valvole specifiche e la garanzia delle ruote.

Inoltre, c’è la "carta di identificazione" con il check di ogni passaggio e di ogni controllo siglato dalla persona che ha effettivamente montato a mano le ruote, montaggio che avviene interamente in Italia. Non solo una questione di qualità, ma anche di sicurezza e tracciabilità di ogni singolo passaggio.

Abbiamo montato i Fulcrum Red Zone 3 per la maggior parte del tempo sulla nuova Canyon Lux World Cup con copertoni Continental CrossKing 2.3" all'anteriore e 2.2" al posteriore. 

Abbiamo effettuato anche qualche uscita con la Trek TopFuel “laboratorio”  in quel caso montata con Pirelli Scorpion XC H 2.4”.

In entrambi i casi durante il montaggio non abbiamo riscontrato particolari problemi, montando entrambi gli pneumatici con relativa facilità (abbiamo utilizzato un cacciacopertoni per tallonare l’ultima parte) e sono sempre entrati in posizione corretta a circa 2.5 bar usando la pompa TLR Flash di Bontrager.

Li abbiamo montati sia con le valvole tubeless Fulcrum in dotazione, sia con le valvole Reserve Fillmore di Santa Cruz. In entrambi i casi abbiamo dovuto stringere bene la ghiera della valvola per far sigillare il cerchio, il fatto che il profilo del cerchio sia lavorato e presenti una zona a mezzaluna per alloggiare la valvola rende lo stringere a mano la valvola un po’ più difficoltoso, ma nulla che renda impossibile il montaggio delle ruote in meno di 5 minuti.

In ogni caso non abbiamo mai lesinato sulla quantità di liquido antiforatura, quasi sempre utilizzando circa 90 ml per ruota. Abbiamo testato anche un primo montaggio con poco liquido, parliamo di circa 30 ml e in quel caso dopo un paio di giorni di inattività la gomma ha perso un po’ di pressione, mentre con la giusta quantità di lattice non abbiamo avuto problemi di cali nel corso del tempo.

Le Fulcrum Red Zone 3 sono ruote multiuso, estremamente versatili e adatte a molteplici usi: ruote da allenamento, robuste ruote down country, ma anche una ruota su cui fare affidamento per i trail bikepacking. La prima cosa che si nota dopo alcune pedalate è il fatto che il mozzo posteriore, abbinato al corpetto Microspline Shimano, sia molto silenzioso.

L’ingaggio del corpetto è a 3 nottolini con angolo di 10°, non il più immediato sul mercato, ma la risposta alla pedalata è bella veloce, soprattutto si sente che appena attivato il mozzo trasferisce la spinta in maniera fluida.  Lo scorrimento è molto buono grazie al sistema di cuscinetti cono-calotta, molto facile da manutenere e sostituire, in modo da avere delle ruote sempre in ottimo stato con una piccola spesa annuale.  

Una volta lanciate l'accelerazione è facile e anche il mantenimento della velocità è migliore di quello che ci saremmo aspettati da un set di ruote "economico".  Dove ci hanno stupito sono i tratti tecnici ad alta velocità, sulle pietraie e i rock garden. Ci aspettavamo un set di ruote molto nervoso, che sbacchetta invece che tenere una linea precisa, invece le Fulcrum Red Zone 3 si sono rivelate piuttosto precise, permettendoci di non diminuire la velocità e nello stesso tempo di non avere la sensazione di essere dentro a un flipper.

Tengono molto bene la linea, quasi quanto un set in carbonio, anche se con un po' di assorbimento delle vibrazioni in meno.

In discesa sono molto permissive, ci si ritrova ad affrontare senza troppi problemi tratti molto tecnici a velocità elevata senza problemi, con in più la tranquillità di avere un cerchio in alluminio che si piega, ma non si spezza (a differenza del carbonio economico).

Sono sempre e comunque delle ruote da XC da 25 mm, quindi usate con pneumatici dalla spalla non particolarmente robusta, cosa che ci fa propendere all’utilizzo di un inserto, soprattutto al posteriore. Noi abbiamo usato sia i Pac Evo Light di Andreani, sia i Blue Vertigo di Technomousse .  

Quello di cui si sente la mancanza rispetto a una ruota in carbonio è la rigidità laterale quando si affrontano curve ad alta velocità, in quel caso si sente un po’ la ruota torcere quando si spinge con tutto il peso verso l’interno per tenere i copertoni a contatto col terreno, ma se pensiamo che i Fulcrum Red Zone 3 sono ruote di media-gamma, le prestazioni sono davvero eccellenti, ben più alte della media di ruote in alluminio in circolazione, ma anche di alcuni cerchi in carbonio assemblati.

Con i Continental da 2.3” si sono rivelati davvero ottimi, con lo pneumatico che non spancia praticamente mai e non si ha nessun cedimento laterale. Buona la tenuta anche con i 2.4” anche se un canale interno più largo di 25 mm permetterebbe di farli lavorare meglio.

Li abbiamo gonfiati con le nostre pressioni classiche quindi circa 1.3” anteriore e 1.4” posteriore, abbiamo provato a scendere ulteriormente, ma la risposta non era ottimale con le gomme da 2.2”, mentre qualcosa meno con i 2.4”, ma in linea di massima non sono cerchi con cui si deve girare a pressioni bassissime e se lo si fa meglio mettere un inserto.

CONSIGLIO DI LETTURA: COME REGOLARE LA PRESSIONI DEI COPERTONI DA MTB: IL “SANTO BAAR” DEI BIKER

Le Fulcrum Red Zone 3 sono le ruote che monteremmo ogni giorno sulla nostra MTB (anzi diciamo che sono già le ruote che montiamo ogni giorno) per essere pronti ad affrontare ogni sentiero ed uscita senza preoccupazioni. Non sono le ruote che monteremmo in gara o quando siamo all'inseguimento di un KOM, ma in tutte le altre situazioni sono la scelta perfetta. Il nostro pensiero è se ho bisogno di una ruota economica da usare sempre, meglio un alluminio di alto livello, piuttosto che un carbonio di basso livello. 

Danno sicurezza su tutti i tipi di sentieri e nonostante abbiano un canale interno da 25 mm si adattano bene anche a copertoni da 2.4”, lo standard del XC moderno, ma spesso  un po’ abusato da noi amatori.

Dopo tre mesi di utilizzo le Fulcrum Red Zone 3 sono per noi ideali su una MTB da 100 mm pura come la Lux World Cup, ma anche una 120 più aggressiva, soprattutto se si affrontano percorsi in stile Marathon o GranFondo, dove un copertone da 2.2”/2.3” permette di sfruttare tutta la scorrevolezza e la tenuta. Non rigidissime lateralmente se si cerca la massima espressione di potenza oppure se si pensa di arrivare in volata, ma per quegli usi ci sono le Fulcrum Red Zone Carbon in gamma.

Sono ruote tuttofare perfette per l’allenamento, le escursioni e i viaggi, buone in gara se non si cerca la massima performance, ma perfette per chi il numero lo mette per divertimento e piacere personale piuttosto che per l’assalto al podio.

Il plus non da poco è il prezzo: 649 euro la versione più costosa con corpetto Microspline, 635 euro con corpetto Shimano HG11 o Sram XD, così come la facilità di manutenzione dei cuscinetti che le rende davvero molto longeve nel tempo.

Forse qualcuno di voi vorrebbe qualcosa di più aggressivo esteticamente perchè la finitura lucida sull’opaco è molto elegante, ma poco visibile, così come il quadratino rosso di Fulcrum, ma si è sempre in tempo a pensare a delle decal belle, colorate ed arroganti.

La gamma di ruote MTB Fulcrum si compone di 4 modelli:  le top di gamma in carbonio Red Zone Carbon, 1.445 grammi la coppia per un prezzo di 1.390 euro, delle Red Zone 3 in alluminio qui testate, ma anche delle Red Zone 5 in alluminio, 1.840 grammi la coppia per 404 euro, e le Red Metal 5 da trail sempre in alluminio con peso di 1.890 grammi la coppia e un prezzo di 424 euro.

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